Regionalismo differenziato, FI dice "no" ad Italia a due velocità: "Prima i calabresi"

regionalismodifferenziato"Prima i calabresi. Lo diciamo a chiare lettere. Non permetteremo che gli interessi della nostra terra, il suo stesso futuro, vengano sacrificati sull'altare di una politica governativa strabica e ipocrita.

Diciamo "No" a un "federalismo" che spezzerebbe in due l'Italia, colpendo inesorabilmente le Regioni più deboli come la Calabria, diciamo "Si" ad un "federalismo responsabile" che punti sull'efficienza e sulle capacità manageriali di ogni singola Regione". Lo si apprende dalla nota diffusa dal coordinamento regionale di Forza Italia, guidato dall'onorevole Jole Santelli.

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"Il Governo gialloverde si fermi e ragioni, prima di portare l'Italia sul baratro di una secessione "mascherata", i cui effetti nel breve, nel medio e nel lungo termine sarebbero addirittura devastanti.

Il Governo, prima di andare avanti lungo la strada degli accordi con le Regioni ricche del Paese, ascolti le Regioni meridionali e valuti le drammatiche conseguenze che avrebbe l'accettazione in toto delle richieste di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna.

Questo irresponsabile e cinico processo porterà nel giro di un decennio l'Italia del Nord ad essere una delle aree più prospere d'Europa e il Sud dell'Italia una delle aree più depresse del Mediterraneo, con livelli di qualità della vita paragonabili ai Paesi del Maghreb.

Non si vada avanti sulle intese con le Regioni del Nord senza avere prima costruito una rete di protezione per il Sud e in particolare per la Calabria, la Regione più esposta e fragile.

Occorre, da subito, un grande piano infrastrutturale per il Meridione, a partire dall'esercizio in corso, in grado di recuperare sia pure in parte i ritardi nei settori chiave".

E ancora: "E' inaccettabile che il "federalismo" parta su presupposti sbagliati, come l'ipotizzato regime transitorio basata sui costi storici. E' invece necessario che si definiscano i fabbisogni standard di ogni Regione allo scopo di assicurare a tutti i cittadini italiani gli stessi livelli essenziali.

Non si tocchi la competenza esclusiva dello Stato in materia di istruzione perché, così facendo, si frantumerebbe il diritto allo studio per tutti i ragazzi italiani, con un sistema scolastico a due velocità e un'inaccettabile discriminazione anche per i docenti impegnati nelle varie Regioni.

E, sempre a proposito di istruzione, esprimiamo solidarietà a tutti gli insegnanti calabresi, gravemente offesi dall'infelice battuta del ministro Bussetti, che ha colpito l'orgoglio di quanti ogni giorno portano avanti la loro missione in una condizione drammatica di insufficienza di organici e di strutture, in territori delicati e in alcuni casi a rischio.

Forza Italia si batterà per correggere la deriva secessionista del Governo gialloverde e per difendere i diritti dei cittadini meridionali e calabresi in particolare.

La strada maestra è quella indicata dal Consiglio Regionale della Calabria che ha sposato l'impostazione del Gruppo consiliare di Forza Italia.

Da un lato, diffidare il Governo ad andare avanti su un'impostazione che spezzerebbe in due l'Italia; dall'altro, un'iniziativa legislativa autonoma della Calabria che accetta la sfida per un federalismo responsabile, chiedendo norme di salvaguardia per recuperare il gap strutturale con il centro-nord e l'autonomia in materia di sanità, ambiente ed energie rinnovabili, turismo e beni culturali, mettendo alla prova i futuri Governi regionali sul terreno dell'efficienza.

La Calabria può accettare la sfida dell'autonomia, ma solo a queste condizioni. Per noi vengono prima i calabresi".